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31/08/2010

Consiglio di Stato
Irregolarità contributiva esclusione dall’appalto
A cura del Centro Studi ANCLSU Regione Campania “On.le V Mancini”
    ll Consiglio di Stato ha stabilito con decisione 5936 del 24 agosto 2010, accogliendo il ricorso del Comune di Salerno contro la sentenza con cui il Tar della Campania riammetteva un’impresa all’appalto per l’affidamento dei lavori in un’area archeologica della zona, ha stabilito l’esclusione dell’azienda da un pubblico appalto per irregolarità contributiva anche se il Durc rilasciato dall’INPS è incompleto e non contiene l’importo preciso dei contributi non pagati. Si tratta di un omissione che non determina l’inutilizzabilità del documento.
   I giudici campani avevano giudicato illegittima la sua esclusione, in quanto basata su un Durc che attestava il mancato versamento dei contributi da parte dell’azienda, senza però quantificarne l’importo. A giudizio del Tar il documento era incompleto, e quindi inutilizzabile. Il Consiglio di Stato, dopo aver ammesso l’esistenza di molte sentenze conformi alla pronuncia del Tar campano, ne ha disposto l’annullamento dal momento che  il Durc che evidenzia la violazione della regolarità contributiva basta a determinare l’esclusione dell’impresa, anche perché l’amministrazione appaltante non può “ svolgere un’apposita istruttoria per verificare l’effettiva entità e gravità delle irregolarità contributive dichiarate esistenti (con la valenza giuridica della pubblica fede) nel predetto documento ufficiale dell’Inps”. Spetterà all’azienda sanare il rapporto con l’ente Previdenziale

 
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