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25/10/2013

 

Cari  Colleghi e Colleghe
 
Ben ritrovati! Vediamo insieme le principali novità fiscali di questa settimana.
Il Disegno di legge di Stabilità 2014, varato lo scorso 15 ottobre dal Governo ed ora al'esame del Parlamento, prevede, tra le varie misure, che, entro fine gennaio 2014, un apposito decreto fissi nuovi limiti di spesa per 18 crediti d'imposta.
Tra i bonus oggetto del taglio vi è quello previsto per le imprese che finanziano progetti di ricerca e per le PMI che investono nella ricerca scientifica. Il taglio colpirà anche le agevolazioni per l'editoria, le nuove iniziative imprenditoriali di cui alla Legge n. 388/2000, l'offerta on line di opere dell'ingegno (software, musica e prodotti editoriali on line), le borse di studio universitarie, l'acquisto di veicoli alimentati a metano e Gpl. Se entro gennaio 2014 non arriverà il decreto, che dovrà servire a "fare cassa", sarà direttamente il Ministero dell'Economia a procedere con il taglio lineare del 25% degli stanziamenti di tutti e 18 i crediti d'imposta.
Nel testo del Ddl è stata introdotta anche la deducibilità dell'IMU pari al 20% per le imprese, la cui copertura arriverà dal ripristino (retroattivo) dell'Irpef sulle case sfitte nel Comune di residenza.
Il Disegno di Legge contiene anche il taglio delle detrazioni Irpef del 19% attualmente previste (con limiti di spesa) per spese mediche e farmaci, spese per portatori di handicap, interessi mutui prima casa e spese per intermediazione immobiliare, interessi per prestiti o mutui agrari, assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, spese scolastiche e universitarie e spese per asili nido, spese per attività sportive praticate dai ragazzi (palestre, piscine e altre strutture sportive), spese per addetti all'assistenza personale, spese canoni di locazione sostenuti da studenti universitari fuori sede, spese veterinarie, spese funebri, alcuni tipi di erogazioni liberali. Per tutte queste spese, la detrazione Irpef scenderà al 18% per l'anno d'imposta 2013 e al 17% per l'anno d'imposta 2014.
E' prevista poi l'estensione dell'obbligo del visto di conformità sulla dichiarazione per la compensazione IVA di crediti superiori a 15.000 euro anche alla compensazione di tutti i tributi. L'attestazione è obbligatoria solo se, con riferimento al periodo d'imposta da cui emerge il credito, c'è stato utilizzo di crediti in compensazione per importi superiori a 15.000 euro.
E’ stato definitivamente approvato anche dal Senato il D.L. n. 102/2013, cioè il cosiddetto “decreto Imu", che quindi ora è legge. Con esso, viene confermata la cancellazione del versamento della prima rata dell'Imu per il 2013 in relazione agli immobili per i quali il D.L. n. 54/2013 aveva inizialmente disposto la sospensione fino a metà settembre. Si tratta dell’abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in villa) e A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio artistico o storico); gli alloggi assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (Iacp) dalle Aziende territoriali per l'edilizia residenziale (Ater) o da altro ente di edilizia residenziale pubblica avente le stesse finalità; gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibiti ad abitazione principale (e relative pertinenze) dei soci; i terreni agricoli; i fabbricati rurali.
Oltre alla cancellazione della prima rata dell’IMU 2013 per tali immobili, tuttavia, il Decreto prevede anche altre misure. La cedolare secca sugli affitti con contratti di locazione concordati (cosiddetti “contratti 3 + 2”) scende dal 19 al 15% già a partire dal 2013. Inoltre, il tetto massimo su cui calcolare la detrazione Irpef dei premi assicurativi pagati per il rischio morte e quello di invalidità permanente è ridotto a 630 euro già per l’anno d’imposta 2013, mentre passa a 530 euro a decorrere dal 2014. Invece, i premi aventi ad oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, dopo la riduzione a 630 euro per il 2013, dal 2014 torneranno all’“ordinario” limite di 1.291,14 euro. A decorrere dal 2014, poi, non costituirà più onere deducibile il contributo al Servizio sanitario nazionale che si versa sui premi assicurativi per la responsabilità civile per i danni causati dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti. Numerosi ritocchi sono stati fatti alla disciplina della Tares, in relazione alla quale, tra l’altro, non si applicano per l’anno 2013 sanzioni per versamenti insufficienti se il Comune non ha provveduto ad inviare ai contribuenti i modelli di pagamento precompilati.
L'Agenzia delle Entrate, con un provvedimento direttoriale pubblicato il 18 ottobre scorso, ha approvato le specifiche tecniche per l’attuazione delle disposizioni relative alla comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva di importo pari o superiore a 3.600 euro, al lordo dell’Iva, il cui pagamento sia stato effettuato con moneta elettronica. Sono tenuti all'adempimento gli operatori finanziari che emettono carte di credito, di debito o prepagate. Essi devono comunicare all’Anagrafe tributaria, entro il 12 novembre 2013, i dati delle operazioni di acquisto effettuate dal 6 luglio al 31 dicembre 2011, dove l’acquirente consumatore finale ha pagato tramite moneta elettronica.
Il direttore delle Entrate, Befera, nel corso dell'incontro svoltosi giovedì scorso presso la sede di Confindustria Salerno, ha affermato che non verranno applicate sanzioni per chi effettuerà la comunicazione relativa allo spesometro con qualche giorno di ritardo a causa di difficoltà oggettive nella spedizione dei dati. Befera anticipa, così, quello che sarà l'orientamento dell'Agenzia delle Entrate con riguardo all'adempimento in scadenza il prossimo 12 novembre per i soggetti con liquidazione mensile dell'IVA. La linea soft delle Entrate è giustificata dal fatto che il modello polivalente da utilizzare per la comunicazione è avvenuta solo lo scorso 10 ottobre e, quindi, le software house hanno poco tempo per aggiornare i programmi. Si ricorda che, altrimenti, l'omessa trasmissione della comunicazione o l'invio di essa con dati incompleti o non veritieri, comporta una sanzione amministrativa che va da un minimo di 258 euro ad un massimo di 2.065 euro.
In attesa di una circolare in materia, l'Agenzia delle Entrate ha emanato il 10 ottobre una direttiva sulle sanzioni legate al monitoraggio fiscale dopo le novità introdotte dalla Legge n. 97/2013 sul modulo RW, che ha ridotto le sanzioni per omessa o irregolare compilazione e abrogato le sezione I e III del modulo stesso. Le Entrate, in particolare, applicano il principio del favor rei ad ampio raggio, affermando che le sanzioni ridotte si applicano anche per il passato e che non si applica alcuna sanzione per gli obblighi soppressi. La direttiva fornisce, in sostanza, le prime indicazioni sul nuovo regime sanzionatorio con riferimento agli atti notificati a partire dal 4 settembre 2013 (data di entrata in vigore della Legge Europea 2013) o che erano già stati notificati a tale data.
Dal 1° gennaio 2017 la dichiarazione IVA dovrebbe cambiare faccia. La Commissione UE, all'interno del programma Refit (IP/13/891) volto a ridurre gli oneri burocratici per le imprese e agevolare il rispetto degli obblighi fiscali, ha ufficializzato la proposta di revisione dell'adempimento relativo alla dichiarazione IVA in tutti i Paesi dell'Unione europea. Per l'Italia si tratterà di una vera e propria rivoluzione, in quanto si passerà da un modello dichiarativo con 586 voci ad uno che ne potrà richiedere al massimo 26. La nuova dichiarazione IVA modellata sugli standard europei potrebbe diventare pienamente operativa dal 1° gennaio 2017. Inoltre, l'adempimento avrà una scadenza mensile o trimestrale per le micro-imprese, andando così a sostituire per essere la dichiarazione annuale, dove attualmente le imprese devono comunque riepilogare le operazioni registrate e liquidare l'imposta.
A tutti Voi, il meglio di tutto
Anna Maria Granata
 
 
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